mercoledì 22 aprile 2015

GIUSTIZIA E DIRITTO TRA IMPARZIALITA' ED INDIPENDENZA - PARLAMENTO VIRTUALE


FABIO SANFILIPPO dal Gruppo dei Liberali del Parlamento Virtuale.
ON.V. FABIO SANFILIPPO CAPOGRUPPO 

Da un primo summit tra gli appartenenti alla piattaforma ideata dall'On. Gianfranco Rotondi emerge come il parlamento virtuale voglia presentare con un metodo semplice ed intuitivo le proposte ai cittadini.

Oggi parliamo di Giurisprudenza e Diritto – N'è d'esempio da pochi giorni l'assurda sentenza a Silvio Berlusconi indipendentemente dalle simpatie o meno per il leader di Forza Italia. Il nostro buon senso si ferma nell'analisi su quanto indichi la legge italiana.
La Suprema corte che, giudicando un fatto analogo a quello che vide condannare il CAV per frode fiscale nell'ormai noto processo Mediaset, evidenzia come vi siano buchi ed ampi margini di interpretazione del nostro sistema giudiziario il quale può ledere pesantemente il cittadino.
Fabio Sanfilippo precisa come in queste interpretazioni, quale di fatto risulta reale dire che fosse quella sempre applicata anche prima della sentenza contro l’ex-premier, Berlusconi venne condannato da un’interpretazione delle norme fiscali [...] E poi ancora dove il processo Mediaset venne sottratto alla corte che si occupa prevalentemente di reati fiscali, per assegnarlo alla sezione feriale presieduta dal giudice Antonio Esposito. Tutto ciò illustrato con un po' di stupore, ma nemmeno più di tanto,  queste notizie non possono e non devono limitarsi, politicamente parlando, alla vicenda di Silvio Berlusconi. In Italia – anche con riflessi internazionali – è ormai chiaro che, di tribunale in tribunale, le stesse, identiche leggi valgono e vengono applicate diversamente. In Italia si celebrano processi penali che, con le stesse, identiche prove, portano a due, tre o anche cinque o sei sentenze diverse, come se la realtà fosse un magma mutevole che cambia con lo scorrere del tempo. 

UNA GIUSTIZIA DI ANOMALIE - Basti pensare come per chi dovesse scegliere il rito abbreviato, il PM possa anche decidere se ascoltare o meno i testimoni, venendo meno ai DIRITTI di difesa dell'indagato, quale prima ancora è un contribuente; o dove un potere giudiziario, si inserisca in quello esecutivo con l'aggiunta di essere autorizzati a legiferare. 

Assurdo come le norme possano eventualmente essere applicate diversamente a seconda dell’identità dell’imputato o, addirittura, come si possa scegliere, per ciascun imputato, la corte più adatta, che lo si voglia condannare o che lo si voglia assolvere. Di tutta questa immonda confusione sono protagonisti i magistrati italiani – certo -, ma la responsabilità massima è di quella classe politica che, sempre più subordinata psicologicamente alla casta togata, non riesce a partorire riforme che mettano realmente ordine nella Giustizia. Riforme coraggiose e radicali e che non tengano conto degli interessi specifici dei magistrati d’oggi, pensando solo a costruire un Diritto per il futuro veramente efficace, di rapida applicazione, certamente indipendente, ma soprattutto imparziale.

Il Gruppo Liberale del Parlamento Virtuale, proprio per senso di libertà, vuole far notare al lettore giustizialista o garantista che, l’Associazione nazionale magistrati, e/o loro correnti interne, utilizzino spesso il termine "indipendente"; eppure dovrebbero essere i promotori di "IMPARZIALITA".
E' così difficile l'utilizzo di "imparziale" come di fatto dovrebbe essere?
Sia ben chiaro che, nulla contro ai magistrati in quanto è sempre deleterio ed incoerente fare di tutta l'erba un fascio, ma con questo sistema e percorso di valutazione dell'imputato l’Italia non potrà mai essere una democrazia ordinata e compiuta; poiché in Italia è evidente come non ci sia più un problema di Giustizia, ma che quest'ultima venga meno.


In conclusione ci confronteremo ed impegneremo per presentare una riforma idonea snella, leggera e comprensibile valutandola tra tutti gli aderenti e gruppi parlamentari interni, compresa l'analisi in commissione bilancio e finanze. Ci differenziamo dal Movimento 5 Stelle in quanto, invece di proporre fantasticherie irreali ed inapplicabili, ogni nostra logica andrà a valutare l'effettiva fattibilità e miglioria sulla base dei conti dello stato italiano, per far fronte prima di tutto alle esigenze e diritti dei cittadini.